Enula marina, Inula crithmoides, Erba di San Pietro marina
Inula crithmoides

🌿 Morfologia
🌞 Condizioni di crescita
🌍 Origine e famiglia
🌾 Usi
Attenzione: Nonostante la cura nella stesura di questa scheda, è essenziale consultare diverse fonti prima di utilizzare o consumare qualsiasi pianta. In caso di dubbi, consultare un professionista qualificato
Usi in permacultura
<i>In permacultura, l'Enula marina trova impiego principalmente come pianta ornamentale resistente alla salsedine e adatta a giardini costieri. Può essere utilizzata per stabilizzare il suolo in aree sabbiose e per attrarre insetti impollinatori grazie ai suoi fiori gialli. Tradizionalmente, le foglie giovani sono state consumate cotte come verdura, sebbene l'uso alimentare sia oggi meno comune. Non si hanno evidenze significative di utilizzi medicinali specifici per questa specie in permacultura, ma le sue proprietà simili ad altre Inule potrebbero essere sfruttate a scopo fitoterapico.</i>
Descrizione Permapeople
Inula crithmoides, comunemente nota come finocchio marino dorato, è una specie di pianta fiorifera appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È originaria delle regioni costiere dell'Europa e del Nord Africa.
Descrizione botanica
<i>L'Inula crithmoides è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Presenta fusti eretti, ramificati, che possono raggiungere un'altezza compresa tra i 20 e i 60 cm. Le foglie sono carnose, lineari o lanceolate, di colore verde-grigiastro, e presentano una superficie liscia. I fiori sono riuniti in capolini solitari o in piccoli gruppi all'apice dei fusti. Ogni capolino è composto da fiori ligulati gialli periferici e fiori tubulosi gialli centrali. I frutti sono acheni provvisti di pappo. La pianta è tipica degli ambienti costieri, dove cresce su scogliere, dune sabbiose e terreni salmastri.</i>
Consociazione
<i>L'Inula crithmoides si associa bene con altre piante resistenti alla salsedine e adattate agli ambienti costieri. Può essere piantata in combinazione con graminacee marine, Limonium, Salicornia e altre specie alofile. Non sono note associazioni negative specifiche, ma è importante evitare di piantarla in aree eccessivamente ombreggiate o con terreni troppo umidi, che potrebbero comprometterne la crescita.</i>
Metodi di propagazione
<i>L'Inula crithmoides si può moltiplicare per seme, divisione dei cespi o talea. La semina si effettua in primavera, preferibilmente in semenzaio, mantenendo il terreno umido fino alla germinazione. La divisione dei cespi si pratica in autunno o in primavera, separando le porzioni di pianta dotate di radici ben sviluppate. La talea si esegue prelevando segmenti di fusto in estate, radicandoli in un substrato umido e sabbioso. La propagazione per seme è spesso preferibile per mantenere la diversità genetica.</i>
Storia e tradizioni
<i>Storicamente, l'Enula crithmoides ha avuto un ruolo limitato nelle tradizioni popolari rispetto ad altre specie del genere Inula. Alcune fonti suggeriscono che le foglie fossero utilizzate per preparare infusi diuretici o per alleviare dolori reumatici, riflettendo le proprietà medicinali attribuite al genere Inula in generale. Tuttavia, l'uso primario è sempre stato legato alla sua capacità di crescere in ambienti costieri difficili, rendendola una pianta ornamentale apprezzata nelle aree marittime.</i>
Calendario di utilizzo
<i>La fioritura dell'Inula crithmoides avviene tipicamente tra luglio e settembre. La raccolta delle foglie (se utilizzate a scopo alimentare o medicinale) si effettua preferibilmente in primavera o inizio estate, prima della fioritura. La semina si esegue in primavera (marzo-aprile). La divisione dei cespi e la messa a dimora si effettuano in autunno (settembre-ottobre) o in primavera (marzo-aprile). Non richiede potature significative, ma si possono rimuovere i fiori appassiti per favorire una fioritura prolungata.</i>