
🌿 Morfologia
🌞 Condizioni di crescita
🌍 Origine e famiglia
🌾 Usi
Attenzione: Nonostante la cura nella stesura di questa scheda, è essenziale consultare diverse fonti prima di utilizzare o consumare qualsiasi pianta. In caso di dubbi, consultare un professionista qualificato
Usi in permacultura
Il cardo benedetto è utilizzato in permacultura principalmente per le sue proprietà medicinali. Le foglie e i semi vengono impiegati per preparare infusi e decotti tonici, digestivi e depurativi. Può essere coltivato come pianta ornamentale in giardini naturalistici e attirare insetti impollinatori. In alcune tradizioni, è utilizzato come ammendante per il terreno grazie alla sua capacità di estrarre minerali dal sottosuolo.
Descrizione Permapeople
Una pianta fiorifera appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria della regione mediterranea, diffusa dal Portogallo a nord fino alla Francia meridionale e a est fino all'Iran.
Descrizione botanica
Il Cnicus benedictus è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Presenta un fusto eretto, ramificato, alto fino a 60-80 cm, ricoperto di spine. Le foglie sono alterne, lanceolate, spinose ai margini. I fiori sono tubulosi, di colore giallo pallido, raccolti in capolini solitari all'apice dei rami. I frutti sono acheni provvisti di pappo.
Consociazione
Il cardo benedetto si associa bene con le brassicacee (cavoli, broccoli) e le leguminose (fagioli, piselli), aiutando a tenere lontani alcuni parassiti. Si sconsiglia di associarlo a piante della stessa famiglia, come girasoli e cardi, per evitare la competizione per le risorse.
Metodi di propagazione
La moltiplicazione del cardo benedetto avviene principalmente per seme. I semi vengono seminati in primavera, direttamente in piena terra o in semenzaio, a una profondità di circa 1 cm. La germinazione avviene in genere entro 1-2 settimane. La pianta si può anche auto-seminare se le si permette di completare il suo ciclo vitale.
Storia e tradizioni
Il cardo benedetto ha una lunga storia di utilizzo medicinale, risalente al Medioevo. Era considerato una panacea per molti disturbi, tra cui la peste. Tradizionalmente, veniva impiegato per favorire la digestione, stimolare l'appetito e curare le ferite. Il suo nome deriva dalla credenza che avesse proprietà benefiche e protettive.
Calendario di utilizzo
La semina si effettua in primavera (marzo-aprile). La fioritura avviene in estate (giugno-agosto). La raccolta delle foglie e dei semi si effettua in estate e in autunno (luglio-settembre), quando la pianta è in piena fioritura o subito dopo.