Aconito napello, Erba vedova, Strozzalupo, Elmo di Giove, Bacco
Aconitum napellus

🌿 Morfologia
🌞 Condizioni di crescita
🌍 Origine e famiglia
🌾 Usi
Attenzione: Nonostante la cura nella stesura di questa scheda, è essenziale consultare diverse fonti prima di utilizzare o consumare qualsiasi pianta. In caso di dubbi, consultare un professionista qualificato
Usi in permacultura
L'Aconitum napellus è una pianta altamente tossica e non è utilizzata in permacultura per scopi alimentari o medicinali. Tuttavia, può essere piantata come barriera per dissuadere animali indesiderati, grazie alla sua tossicità. Alcuni coltivatori la usano in preparati biodinamici, con estrema cautela, ma questa pratica è riservata a esperti conoscitori della materia. Non adatta per giardini frequentati da bambini o animali domestici.
Descrizione Permapeople
Aconitum napellus, comunemente noto come aconito o eltrotto, è una specie vegetale altamente tossica appartenente al genere Aconitum, originaria dell'Europa occidentale e centrale.
Descrizione botanica
L'Aconitum napellus è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae. Possiede fusti eretti che possono raggiungere un'altezza di 50-150 cm. Le foglie sono profondamente divise e lobate, di colore verde scuro. I fiori, caratteristici, hanno una forma a elmo o cappuccio, di colore blu-viola intenso, talvolta bianchi o rosa. La fioritura avviene durante l'estate. Tutta la pianta è estremamente velenosa, contenendo alcaloidi tossici, in particolare l'aconitina.
Consociazione
Data la sua tossicità, l'Aconitum napellus non è generalmente consigliato per il consociazione con altre piante commestibili. Può essere piantato lontano da ortaggi e erbe aromatiche. La sua presenza può dissuadere alcuni parassiti, ma la gestione deve essere estremamente attenta.
Metodi di propagazione
La moltiplicazione dell'Aconitum napellus avviene principalmente per seme o per divisione dei cespi. La semina si effettua in autunno o in primavera, in ambiente protetto. La divisione dei cespi si pratica in primavera o in autunno, separando le radici e ripiantandole immediatamente. È importante maneggiare la pianta con guanti protettivi, a causa della sua tossicità.
Storia e tradizioni
L'Aconito napello ha una lunga storia di utilizzo come veleno. Nell'antichità, veniva impiegato per avvelenare frecce e esche per la caccia. Il suo nome deriva probabilmente dal greco 'akonitos', che significa 'pianta velenosa'. Era conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che ne sfruttavano le proprietà tossiche in vari contesti, soprattutto militari e venatori. Alcune tradizioni popolari lo associavano a poteri magici e occulti, anche se il suo utilizzo era sempre accompagnato da grande cautela a causa della sua pericolosità.
Calendario di utilizzo
Fioritura: Giugno-Settembre. Semina: Autunno o Primavera. Divisione cespi: Primavera o Autunno.